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CENA IN PALCOSCENICO

Teatro dell'Arte Triennale di Milano



Milano, Fuori Salone 2016:
Abet Laminati al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano per una cena in palcoscenico a cura di Paola Navone.

Durante la settimana del design, il Teatro dell’Arte della Triennale ha ospitato una ‘cena in palcoscenico’ pensata da Abet Laminati con la complicità di Paola Navone, che insieme hanno voluto creare un momento di convivialità per esaltare le doti uniche della nuova superficie Polaris.

L’idea della cena è nata per celebrare il design in una delle sue sedi più importanti e prestigiose nell’anno in cui si inaugura la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. In questa serata insolita, gli invitati hanno assistito allo spettacolo del gusto messo in scena dalle eccellenze di Bra, il piccolo comune in provincia di Cuneo in cui ha sede la Abet Laminati e conosciuto in tutto il mondo poiché alla fine degli anni 80 ha visto la nascita di Slow Food, che ha poi fondato l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, nella vicina Pollenzo, insieme alla Banca del Vino e all’Albergo dell’Agenzia con il suo ristorante Garden.

Il Teatro dell’Arte della Triennale è diventato dunque il palcoscenico su cui si è sublimato questo incontro tra due importanti realtà che rappresentano il meglio della produzione italiana in campo tecnologico ed enogastronomico.

Gli invitati si sono ritrovati a vivere un’esperienza unica, un momento di convivialità a metà strada tra danza e teatro. Il menu è stato creato per l’occasione dagli chef Pierpaolo Livorno e Giuseppe Barbero e servito direttamente sui tavoli realizzati appositamente per la serata con il piano in Polaris, un laminato resistente ai graffi e al calore e anti-impronta

Come in una danza perfettamente sincronizzata i camerieri hanno servito il primo direttamente sul piano, sotto gli occhi un po’ sorpresi degli ospiti. Al termine della prima portata, i camerieri si sono avvicinati ai tavoli e con delicatezza hanno sollevato il piano del tavolo in Polaris dalla sua struttura e, passando davanti ai sempre più attoniti commensali, lo hanno trasportato dietro alle quinte. A questo punto, in una perfetta coreografia, è entrato un altro gruppo di camerieri, che ha posizionato un nuovo piano sul quale si è servito il secondo. E lo stesso si è ripetuto per il dolce e il caffè.


 



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